Sono diventata una #groupon & Co. specialist..nel senso
che ho maturato un’esperienza tale (come acquirente e come partner) per cui la
risposta alla domanda “ma ti fidi?” degli amici o “ma conviene?” dei colleghi è
diventata lunga e complicata.
“Sono strumenti di effettivo risparmio?” “Sono utili per
rilanciare aziende pronte al collasso e non?”.
In entrambi i casi la risposta è sì, certamente, con tutte le
pracauzioni del caso..che proverò a riassumere in 4 punti per ciascuno:
SE COMPRATE
· I siti dei cd. #gruppidiacquisto sono innumerevoli. Per
iniziare è meglio affidarsi ai più grossi e conosciuti che effettuano un
controllo maggiore sui propri partner e che, in caso di contestazioni sono più
inclini a restituire la somma (anche se in genere sotto forma di buono da
spendere). Tra questi testati più volte: groupon, #letsbonus , #poinx ,
#groupalia, #360qpon
· Non tutti i partner hanno lo stesso livello di serietà. Per
questo prima si acquistare qualcosa fate una breve ricerca su internet..chi si
è trovato male in genere “non se la tiene”..un commento negativo non è
indicativo..20, magari sì..uno dei modi più semplici ad esempio per saperne di
più su un ristorante è controllare le recensioni su #tripadvisor. Se è vero che
è un portale con scadenti controlli, è vero pure che c’è una casistica tale che
difficilmente non si riesce a fare una buona idea del locale in questione.
· Leggete mooolto, ma moolto attentamente chi offre cosa e
soprattutto le modalità per usufruirne. Eviterete discussioni antipatiche per
poi scoprire che in effetti è esattamente come dice chi vi ospita.
· Se vi interessa spendere il vostro coupon esclusivamente in
una certa data e magari con più amici, prima di acquistarlo contattate il
partner e, sostenendo di averlo già comprato chiedete la disponibilità per il
giorno desiderato e il numero di persone coinvolte..eviterete di trovarvi con
una cena di traverso.
SE VENDETE
· Ogni gruppo di acquisto fissa delle percentuali diverse sul
venduto, trattenute dallo stesso: anche se inizialmente il vostro account
negherà, si tratta di percentuali assolutamente contrattabili..dunque
contrattate! Se è vero che loro si prendono parte del vostro rischio d’impresa (se
nulla si vende nulla guadagnano) è anche
vero che loro ci mettono risorse facilmente ammortizzabili, mentre voi no!
Ed occhio, perché ve le propongono
sempre al netto dell’IVA..dunque ricordate di aggiungerla per comprendere se vi
conviene o meno.
· Prima di chiudere l’accordo, controllate bene se avete un
margine di guadagno, pur minimo su quanto decidete di mettere in promozione. Cercheranno
di invogliarvi a ritenere il vostro come un investimento alternativo alla
solita “palina su strada”: cercate di ricordare, invece, che il cliente non si
limita a guardare la vostra pubblicità, ma viene da voi, per “testarvi”..un
numero alto di clienti, potrebbe diventare un debito piuttosto che
un’occasione.
· Direttamente collegato a quest’ultimo il suggerimento
seguente..chi compra sui gruppi di acquisto, difficilmente è un cliente che
ritorna, anche se ben servito..semplicemente perché fa del risparmio una
filosofia di vita..dunque proponete i vostri servizi in giornate notoriamente
meno affollate o su beni e che avete la necessità di liquidare in fretta .
· Attenzione ai #contrattigruppidiacquisto che sottoscrivete:
in genere loro si propongono giuridicamente come “intermediatori”..insomma come
succede per il servizio di un POS..ciò significa che siete voi a dover
fatturare al cliente e non loro..(che a voi rilasceranno una fattura con quanto
trattenuto)
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